Sono sempre stato un fan della rivista Dragon.
Mi ha dato spunti su spunti nel corso degli anni; vi trovavo:
- nuove regole per gestire situazioni particolari
- nuove classi e razze
- oggetti magici e spell particolari
- approfondimenti dei vari setting di D&D
-ottimi racconti
Da tutti questi ho attinto a piene mani per le mie avventure e le mie campagne.
La nuova incarnazione, Dragon+, è molto differente.
Non solo è esclusivamente on-line, tramite APP, ma è gratuita.
Questo ovviamente cambia completamente l'ottica nella quale è impostata.
Da rivista con articoli di designer professionisti, scrittori e ottimi dilettanti, che spazia va occasionalmente anche in altri sistemi di gioco, è diventata un mezzo per promuovere D&D e in particolare le pubblicazioni appena uscite o in prossimità del lancio.
Il primo numero mi aveva deluso; purtroppo avevo riscontrato solamente la presenza di fuffa pubblicitaria.
Con il secondo numero le cose hanno cominciato a migliorare: il racconto del nano tra i ghiacci è molto bello e mi ha fornito alcune idee per caratterizzare i nani del mio mondo homebrew.
Il terzo, e fino a ora ultimo numero, è stato ancora più soddisfacente: validi approfondimenti sulla avventura Rage of Demons, in uscita al 15 settembre, e sul regional sourcebook che a novembre descriverà la Sword Coast dei Forgotten Realms.
Questi articoli hanno un doppio pregio:
- possono essere usati indipendentemente dall'acquisto o meno dei moduli
- mi hanno fatto venire voglia di comprare quei moduli.
In definitiva, il vecchio Dragon mi manca e molto, ma questa sua nuova forma, inquadrata correttamente e considerando la sua gratuità, è un qualcosa che ha una sua utilità.
Di questi tempi non è poco.
A presto.
Il DM
Nessun commento:
Posta un commento